Quando mi è venuta l’idea di dare vita a questo blog, il mio scopo era (e rimane) quello di cercare un’interazione con voi che avete mille dubbi sulla magia, perciò la mia scelta è stata quella di mettermi in goco per confrontarmi con voi, ma anche per farmi conoscere, non solo come mago, sensitivo , chiromante, veggente: voglio farmi conoscere principalmente come uomo, come amico con cui parlare e condividere problemi, angosce, paure, desideri. Pertanto, cerco di aiutarvi a regalare a voi stessi delle opportunità; opportunità che non per forza si tramuteranno in risultati sperati, ma in possibilità dove mettere in campo le vostre abilità per sfidare il destino che spesso è ostile. A tal fine voglio farvi conoscere alcuni miei strumenti di lavoro, che nelle mie pratiche magiche rivestono un ruolo di co-protagonisti in quanto mirano a potenziare gli effetti dei miei rituali magici. Mi riferisco ad amuleti, talismani e pentacoli. Vediamoli nel dettaglio. Gli amuleti, utilizzati fin dalla notte dei tempi da maghi e stregoni del vicino Oriente, sono costituiti da oggetti con funzione protettiva: ciò significa che il loro obiettivo è quello di proteggere da circostanze o persone malefiche colui che ne è in possesso. Quindi l’amuleto glissa il pericolo o lo annulla: il suo è dunque un potere passivo (solo di difesa), ma non per questo meno forte. Interessante è il materiale di cui sono composti: di solito tessuto organico di animali, piante, fiori. Ma non mancano amuleti fatti di pietre: io ne realizzo alcuni con le mie mani, anche quando effettuo legamenti d’amore, perché il cliente ha sempre bisogno di essere protetto specie da influenze esterne di non poca rilevanza. I talismani, invece, hanno un potere attivo: non solo hanno lo scopo di proteggere il possessore dalle insidie esterne, ma tendono a infondere positività e serenità. A tal fine, quando ne realizzo qualcuno, seguo un procedimento che si basa sulla purificazione e consacrazione del talismano: è un oggetto realizzato ad personam, perciò non si può cedere a terzi. Il suo campo d’azione è vario e il materiale di cui è fatto può essere svariato: carta, argento, bronzo, oro. Sia i talismani sia gli amuleti rappresentano un punto di riferimento per i problemi d’amore in genere.
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Oli profumati e legamenti d’amore: per una maggiore riuscita!
Nelle scorse settimane abbiamo parlato di candele, di angeli e del fatto che per propiziarsi particolari riti sarebbe meglio dare anche importanza a tutto ciò che sta attorno alla ritualità. Ogni oggetto, ogni parola, ogni gesto rappresenta un universo a sé che contribuisce a dare maggiore pregnanza ed intensità agli incantesimi in genere, soprattutto quelli di magia rossa dove ogni dettaglio fa la differenza perché canalizzato verso qualcosa o qualcuno al fine di risvegliare l’armonia dei sensi. Tutti i rituali prevedono quindi l’uso di piccoli oggetti volti ad avere un ruolo all’interno del procedimento di incantesimo. Oltre l’incenso, le candele, i talismani e i cristalli, hanno un ruolo da co-protagonisti anche gli oli profumati. Non si tratta di quegli intrugli che vendono al supermercato, ma di qualcosa di più che ha un effetto sul benessere psichico e fisico. La maggior parte di questi oli viene utilizzata nella fase preparatoria di alcuni rituali, in quanto hanno una funzione propedeutica nel senso che distendono l’apparato nervoso di colui o colei che chiede un consulto e contribuiscono a creare un’atmosfera serena e meno tesa. Altri oli servono durante la fase di svolgimento dei riti: diventano elementi essenziali e coadiuvanti perché agiscono sulla psiche e aiutano a orientare le scelte e le azioni verso la strada più giusta. Poi, vi sono anche oli da utilizzare dopo il rito: è questa la fase di consolidamento e stabilizzazione degli effetti degli incantesimi e, in questo frangente, le essenze profumate a base di olio sono finalizzate a rafforzare i risultati dei rituali. Di oli profumati ce ne sono molti ed è impossibile scrivere qui tutte le loro composizioni, ma in questo post posso offrirvi le combinazioni per creare da soli un olio profumato che io preparo per chi mi chiede di fare i legamenti d’amore perché stimola il fascino e la dolcezza. Gli ingredienti sono: un cucchiaio di riso e di cucchiaio, un baccello di vaniglia, dieci gocce di olio di mandorle e di essenza di viola. Polverizzate tutto e fate riposare il composto per 72 ore: dopo filtratelo e mettete qualche goccia nei polsi, nuca e collo. Vedrete i risultati!
Il rituale di S. Elena tra simbologia e religiosità
Il rituale di S. Elena è uno dei legamenti d’amore più potenti che spesso si preferisce fare in casa, ma che in realtà dovrebbe essere praticato da un esperto, in quanto sprigiona una forza dominatrice che difficilmente può essere contenuta se non si conosce la teoria generale della magia. Lo scopo del rituale è quello di ingenerare amore nella persona amata per catturarne il cuore per sempre. In questa sede, omettiamo la fase procedurale del rito, in quanto si ritiene pericoloso se eseguito da un non addetto ai lavori. Però, vi forniamo delle chicche: di solito, chi pratica questo rito sceglie una location molto suggestiva e capace di infondere tranquillità: meglio un bosco o un prato con vicino un corso d’acqua, il cui rumore rilassa la mente e rende i movimenti del corpo più morbidi e distesi. Inoltre, il momento della giornata propizio è profuso di luce: le prime ore del pomeriggio (fino alle 17) sono le migliori. Però, la caratteristica più emergente di questo legamento d’amore è che si fonda sulla sinergia tra simbolismo e religiosità: un binomio che, in prima facie, sembra più un ossimoro. Infatti, il rituale prende il nome di una Santa perché Elena è simbolo di altruismo e di condivisione: l’amore che si vuole germinare nel partner è proprio di questo tipo e quindi sfugge alla passionalità e ad un forte eros. E’ l’amore gentile e cortese del cavaliere: è l’amore che nasce grazie alla magia bianca e prolifera di tranquillità e spiritualità. Altro elemento religioso è quello costituito dal fatto che uno degli “ingredienti” del rituale è l’immagine di Costantino Imperatore, che fu un grande condottiero di cristianità: con le sue iniziative legislative riconobbe la libertà di culto ai cristiani, evitandone lo sterminio che in quegli anni faceva gola a molti imperatori. Inoltre, secondo la dottrina, fu un imperatore dal cuore buono: questa bontà si richiede anche all’esecutore di questo rito e deve essere corredata da forte concentrazione, fede nelle energie superiori e nell’obiettivo da realizzare: sul piano interiore bisogna dimostrare di avere uno spirito intaccabile. Da tutto ciò si evince l’inscindibile rapporto tra simbolismo della magia e quello della cristianità. Ma magia e religione possono andare a braccetto? Questo è un altro post…
Legamenti d’amore fai da te: il rituale del Giacinto
Questo post è dedicato ad un particolare tra i legamenti d’amore e ha origini antichissime: veniva infatti praticato dalle fanciulle di piccoli villaggi che erano alla ricerca disperata di un ragazzo che le invitasse al ballo di paese. Per cui si armavano di pazienza e si preparavano al fatidico giorno praticando questo sortilegio legato all’antica civiltà romana. Infatti, il protagonista di questo rituale è un fiore: il Giacinto. La scelta di questo fiore profumato non è casuale, perché si tratta del fiore sacro alla dea Venere, patrona dell’amore e della fertilità, che veniva pregata dai Romani per propiziare la sfera sentimentale, il parto e la fecondità. Nella sua formulazione più antica, questo rituale prevedeva che chi volesse eseguirlo doveva trovare un lembo di terra “vergine” in cui piantare il bulbo del fiore. Per terra “vergine” si intendeva terra nuova, nel senso non ancora scoperta dall’uomo e quindi sconosciuta a tutti: ciò era alquanto difficile a quei tempi, figuriamoci oggi. Infatti, ciò che importava (ed importa tutt’ora) è l’impegno profuso da chi si accingeva a compiere il rituale: il sacrificio implicava una preparazione spirituale determinante per la riuscita del sortilegio. Oggi, basta acquistare un po’ di terriccio, un vaso nuovo e piantare il bulbo del Giacinto (che può essere sostituito con qualsiasi altro fiore purché profumato). E’ un rito che può essere eseguito da chiunque, ma sarebbe più sensato affidarsi ad un veggente, chiromante o esperto in genere di arti esoteriche. Ma veniamo al rito: piantate il bulbo nel vaso, ricopritelo di terriccio e chiamatelo (ad alta voce, come se voleste compiere il rito del battesimo) con il nome della persona che volete legare a voi. Innaffiatelo ogni mattina ed ogni sera pronunciando queste parole per tre volte e fino a quando dal bulbo non nascerà il fiore: “La radice crescerà ed il fiore si aprirà venga a me il cuore dell’amato mio … (nome)… voglio, comando e posso così sia”.
Se dopo alcuni giorni, nascerà il fiore allora è buon segno. Se il bulbo si deteriorerà lasciate perdere: quella desiderata non è la persona giusta per voi.
Ad ogni modo, per evitare errori o ritorsioni della magia, rivolgetevi ad un profondo conoscitore di riti antichi: vi saprà aiutare e consigliare.
Legamenti d’amore fai da te.
Rivolgersi ad un esperto di arti esoteriche non dovrebbe costare tanto, perché si tratta di consulti su cui non si dovrebbe lucrare visto che in ballo vi è la serenità psico-fisica delle persone che hanno bisogno. Tuttavia, il mercato economico è costituito da beni e servizi che hanno un costo: quindi bisogna pagare, anche chi svolge la professione di cartomante, veggente, mago. Il tariffario non è sempre molto economico, pertanto c’è chi si affida alla magia fai da te, specialmente in tema di legamenti d’amore. Ma funziona il fai da te? Beh, sicuramente si risparmia molto sul servizio di consulenza, ma non sull’acquisto di tutto l’occorrente : oggetti sacri, cristalli, ecc. Vi sarà capitato di acquistare in edicola settimanali che regalavano i tarocchi per imparare l’arte della cartomanzia con la promessa di farvi diventare un’abile cartomante, ma con i legami d’amore vale la stessa promessa? In realtà non è così semplice, perché si può rischiare di creare una situazione ostile: consultare un esperto è la cosa migliore, proprio per evitare errori procedurali dovuti all’inesperienza. Tuttavia, vediamo di capire quali possono essere i legamenti d’amore da poter fare tra le mura domestiche. Tra i riti di avvicinamento, sono praticati:
- il rituale del bigliettino, che si avvale di un bigliettino da custodire sotto il cuscino per 7 notti;
- il rituale del giacinto: molto attuato dalle antiche ragazze di paese, prevede acquisto di terriccio da riporre in un vaso dove piantare un bulbo a cui dovrete dare il nome della vostra persona amata.
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Questi rituali (la cui specifica trattazione sarà oggetto di un altro post!) sono molto potenti, quindi il fai da te potrebbe avere delle ritorsioni se non praticato dosando le giuste energie. Il consiglio, se volete proprio imparare da soli, è quello di cominciare con qualche corso di arti esoteriche: imparerete a familiarizzare con il potere della magia d’amore, a conoscerne l’operatività, a dominarla. Da dilettanti è difficile ottenere risultati, da esperti potrete invece crearvi delle opportunità da sfruttare!