Il rituale di S. Elena è uno dei legamenti d’amore più potenti che spesso si preferisce fare in casa, ma che in realtà dovrebbe essere praticato da un esperto, in quanto sprigiona una forza dominatrice che difficilmente può essere contenuta se non si conosce la teoria generale della magia. Lo scopo del rituale è quello di ingenerare amore nella persona amata per catturarne il cuore per sempre. In questa sede, omettiamo la fase procedurale del rito, in quanto si ritiene pericoloso se eseguito da un non addetto ai lavori. Però, vi forniamo delle chicche: di solito, chi pratica questo rito sceglie una location molto suggestiva e capace di infondere tranquillità: meglio un bosco o un prato con vicino un corso d’acqua, il cui rumore rilassa la mente e rende i movimenti del corpo più morbidi e distesi. Inoltre, il momento della giornata propizio è profuso di luce: le prime ore del pomeriggio (fino alle 17) sono le migliori. Però, la caratteristica più emergente di questo legamento d’amore è che si fonda sulla sinergia tra simbolismo e religiosità: un binomio che, in prima facie, sembra più un ossimoro. Infatti, il rituale prende il nome di una Santa perché Elena è simbolo di altruismo e di condivisione: l’amore che si vuole germinare nel partner è proprio di questo tipo e quindi sfugge alla passionalità e ad un forte eros. E’ l’amore gentile e cortese del cavaliere: è l’amore che nasce grazie alla magia bianca e prolifera di tranquillità e spiritualità. Altro elemento religioso è quello costituito dal fatto che uno degli “ingredienti” del rituale è l’immagine di Costantino Imperatore, che fu un grande condottiero di cristianità: con le sue iniziative legislative riconobbe la libertà di culto ai cristiani, evitandone lo sterminio che in quegli anni faceva gola a molti imperatori. Inoltre, secondo la dottrina, fu un imperatore dal cuore buono: questa bontà si richiede anche all’esecutore di questo rito e deve essere corredata da forte concentrazione, fede nelle energie superiori e nell’obiettivo da realizzare: sul piano interiore bisogna dimostrare di avere uno spirito intaccabile. Da tutto ciò si evince l’inscindibile rapporto tra simbolismo della magia e quello della cristianità. Ma magia e religione possono andare a braccetto? Questo è un altro post…
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Altre doti del sensitivo: il contatto con gli Arcangeli
Avete mai creduto alla storia dell’angelo custode? Tipo l’angelo bianco del telefilm “Streghe”? Si, proprio quell’angelo bianco che poi diventerà il marito della materna Piper e che aiuterà con la sua magia bianca le sorelle Halliwell nella lotta contro il male? Ebbene, proprio lui! Ma, gli angeli non esistono solo nei film o nel mondo cristiano, si trovano anche nelle scienze occulte e possono aiutare nella divinazione. Mentre nei testi cristiani, molti dubbi permangono in capo ai vari Arcangeli, nel mondo dell’esoterismo tutto è ben chiaro: l’esperto di arti magiche può altresì mettervi in contatto con entità benefiche o ultraterrene. In specie, l’esperto cercherà di contattare soprattutto gli Arcangeli. Il motivo è semplice: queste entità presiedono vari campi di vita e possono propiziare la nostra esistenza dandoci una marcia in più nella risoluzione dei problemi materiali. Sappiate che per ogni Arcangelo vi è un giorno della settimana propizio e che vi sono dei formulari specifici per invocarli che non enunceremo in questa sede, in quanto la magia fai da te non è quasi mai risolutiva: solo l’esperto può conoscere i meandri arcani della magia, quella pura. Ad ogni modo, ritorniamo agli Arcangeli. Chi sono costoro? Al di là dell’etimologia, si tratta di entità preposte al comando di una sfera umana, mettono in contatto il divino con l’umano: contattarli significa chiedere una mano nella risoluzione dei problemi. Gli Arcangeli sono sette, ognuno con un nome diverso e un campo d’azione differente. Conosciamoli nel dettaglio. Dunque, cominciamo con l’Arcangelo Cassiel che opera nell’ambito dello scibile e delle problematiche immobiliari; continuiamo con Samael che presiede la vittoria: vi farà superare i vostri nemici per assaporare il gusto della vincita. Se avete problemi d’amore e state vivendo un periodo turbolento allora rivolgetevi ad Anael: presiede la sfera sentimentale. Per propiziare i vostri viaggi (di lavoro e di divertimento) invocate Gabriel: vi aiuterà a conoscere nuova gente o riconciliarvi con il vostro partner, magari dopo una turbolenta lite. Per questioni inerenti alla carriera e al benessere materiale, rivolgetevi rispettivamente a Michaele e Sachiel: il primo agisce nella sfera del successo professionale, mentre il secondo alla ricchezza materiale (in primis denaro). Dulcis in fundo, Raphael che favorirà i commerci e vi terrà lontani dalle malattie. Per mettervi in contatto con un Arcangelo, rivolgetevi ad un esperto sensitivo: vi guiderà verso l’armonia.
Come scegliere l’incenso più adatto per i rituali di magia nera e di magia bianca.
Quando si compiono riti di magia bianca o magia nera è necessario utilizzare tutti gli strumenti adeguati per garantire la riuscita dell’incantesimo, o quantomeno creare quella possibilità che potrebbe cambiare la vita a chi chiede il consulto. Oggetti magici sono considerati a tal fine talismani, cristalli, capelli, sangue, fotografie, immagini dei Santi, bambole e spilli. Ma non solo, perché a concorrere nella riuscita di un rituale è anche il tipo di incenso utilizzato dal mago. L’incenso è quel “fumo” (spesso dal cattivo odore) che viene prodotto da alcune piante o erbe portate a combustione e viene comunemente utilizzato nelle Chiese o nelle terme, perché capace di rilassare la mente e il corpo. Pertanto, viene pure impiegato nella magia nera e bianca per propiziare un rituale. Premesso che con la magia non si possono compiere miracoli (è giusto tenerlo presente, quindi allontanate quei ciarlatani che vi promettono fatti inauditi!) né andare contro il destino, vi sono alcuni cerimoniali che sono in grado di migliorare la vostra qualità di vita. Affinché questi rituali possano sprigionare tutta la loro energia bisogna che gli strumenti che utilizza il mago siano adeguati, altrimenti si va incontro ad un risultato sicuramente fallimentare. L’incenso, oltre che a contribuire al risultato positivo del rito, crea l’atmosfera giusta per porre in essere formule e mettere a proprio agio il mago e l’eventuale richiedente, invade l’olfatto e genera una sinergia tra mente e corpo in modo tale da seguire alla lettera tutte le procedure necessarie. Ma, ovviamente, ad ogni tipo di cerimoniale corrisponde una tipologia altrettanto diversa di incenso. Se i vostri problemi afferiscono alla vita di coppia, il mago utilizzerà incenso a base di muschio (che stimola la sensualità, migliorando l’eros) oppure con estratto di vaniglia (utilizzata per i legamenti d’amore) oppure di rosa (per ingenerare amore generoso ma non erotico). Se invece avete bisogno di una bella dose di fortuna per accaparrarvi maggior successo specie nella vita professionale, con l’incenso a base di cannella o di Patchouli potrete ambire a un salto di qualità della vostra carriera con un innalzamento dei vostri conti bancari. Se invece desiderate serenità interiore per purificare la vostra psiche dalla negatività che vi circonda, allora l’incenso giusto sarà quello a base di salvia o cocco.